Il “tradimento” di CASSIBILE e la RESISTENZA ITALIANA

 

Non molti sanno, ma risulta dai resoconti storici dell’epoca che:

 

il 19 Luglio 1943, pochi giorni prima della sua destituzione da parte del Gran Consiglio del Fascio (24 Luglio), Mussolini andò ad IMPLORARE Hitler di mettere fine ad un conflitto ormai sempre più assurdo e insostenibile o, quantomeno, lasciare che l’Italia abbandonasse la guerra.

Ma il “Male Assoluto” (come lo definiva Churchill) gli rispose, sprezzante: PICCHE.

Lui non ebbe le palle di replicare “lei è un pazzo! Caro Führer. La guerra è persa; la superiorità del nemico è schiacciante. Maledetto me che ho innescato questa miccia dell’obbrobrio per il mio Paese; ma, per fortuna, l’Italia è ancora uno Stato sovrano, e per essa, decido io, non lei. Ed ora, se permette, vado a tentare di porre almeno parziale rimedio, al danno creato; e, per i nostri decennali legami, suggerisco anche a lei di fare altrettanto”.

Invece abbozzò, per vassallaggio.

Ma questo è un altro discorso, che non intendo qui sottolineare, perché non rileva, ai fini di ricerca che mi ripropongo.

Quello che, piuttosto, vorrei porre in risalto è che tutti i membri del Governo tedesco e, in primis Hitler, sapevano benissimo che l’Italia non aveva altra strada che fermarsi, di fronte allo STRAPOTERE bellico, mediatico, organizzativo, diplomatico, degli ALLEATI e, soprattutto, per quello che riguardava il fronte meridionale, gli Americani.

Ciò era LAMPANTE, alla luce delle premesse, ed ancora più EVIDENTE dopo l’arresto di Mussolini (fu un tragico “siparietto”, e una orribile farsa, la sua liberazione il 12 settembre ’43, che comportò unicamente altri LUTTI e MISERIE umane), e la sua sostituzione con Badoglio, certamente propedeutica agli ulteriori eventi.

C’erano informazioni, c’erano servizi segreti, c’erano delazioni, c’erano osservazioni dirette.

Del resto lo stesso Führer aveva PREVENTIVAMENTE ammassato truppe, distolte da altri fronti, comunque già perduti; parliamo della Russia, dove molti soldati italiani erano già morti, ma non solo (Africa, Caucaso, Balcani), di fronte al collasso dell’Italia, ancora non avvenuto, ma già considerato come imminente.

Quindi

Quale stupore, quale indignazione, quale irritazione e fastidio potette provocare l’armistizio di Cassibile, ai GERARCHI NAZISTI?

Altro discorso è il modo SCIATTO, IMPROVVISATO, DILETTANTESCO, AMBIGUO e IGNOBILE con cui fu attuata la RESA, col Governo e il Re in fuga, l’esercito e il popolo abbandonati allo sbando ecc. Questo fu frutto dell’IMPREPARAZIONE e ARRETRATEZZA derivanti da un VENTENNIO di politica approssimativa, personalistica, opportunista ecc..

Allora perché i NAZISTI privilegiarono la NARRAZIONE del “tradimento” dell’Italia?

Beh… motivi ce ne sono a iosa: trovare una DISTRAZIONE alla irrimediabile sconfitta della INVINCIBILE GERMANIA, poter SACCHEGGIARE e DEVASTARE, sotto l’ALIBI, moralisticamente protettivo, di essere “vittime di tradimento”, un intero Paese, un intero popolo, mettere sotto gli occhi degli ALLEATI, ma, in modo particolare, sotto gli occhi dei TEDESCHI stessi, che c’era di PEGGIO, rispetto alle BRUTTURE, ai DANNI, al DOLORE di un POPOLO SCONFITTO in modo pesante e devastante, e messo in GINOCCHIO, di fronte ai VINCITORI, e cioè un POPOLO imbelle e senza spina dorsale, che aveva TRADITO, ed ugualmente era stato massacrato; in GINOCCHIO, quindi, di fronte alla STORIA.

Disegno questo, NON riuscito, o SOLO in PARTE riuscito, e poi cmq revisionato, grazie alla SPLENDIDA RESISTENZA armata, civile e ideale da parte di PARTIGIANI e MILITARI italiani, INIZIATORI della NUOVA ITALIA.

 

10 nov. 2019                                                 Alberto Liguoro