La CIVILTA' GRECA e la CIVILTA' ROMANA

Se si fosse AFFERMATA la CIVILTA' GRECA, con il suo senso dell'armonia e della misura, l'etica forgiata lungo i percorsi della filosofia, la dialettica, l'arte come ideale di vita, il rispetto di altri popoli e altre civiltà, pur tenendo fermo e coltivando il culto della propria civiltà, il senso della vita frugale, essenziale, elegante, ispirato alla serenità e tendente a lasciare ai posteri un ricordo, un segno di elevatezza, come punto di riferimento da rimarcare, approfondire o dal quale partire per superare e migliorare, con meditazione, ragionevolezza, e tante altre qualità che ancora ritroviamo nei libri, nelle sculture, nelle opere architettoniche ecc.

questo sarebbe stato tutto un ALTRO MONDO.

Invece si affermò il MODELLO di VITA IMPERIALISTA di ROMA che SCONFISSE la GRECIA, nel I° secolo a.C., prima la Magna Grecia e poi la Grecia stessa, cominciando dalla distruzione di Corinto, NON è che si INTEGRO' con essa (ma questo non viene spiegato BENE nei libri di Storia), con l'ottica TIPICA dell'IMPERIALISMO, consistente nell'APPROPRIARSI dei parametri del MODELLO CLASSICO GRECO, per strumentalizzarli allo scopo di affermare EGEMONIA e POTERE (così fecero e continuano a fare gli IMPERIALISMI dell'ERA MODERNA con lo scimmiottamento dell'IMPERO ROMANO).

Quindi, con tutto quello che, in chiave prevalentemente DISTRUTTIVA e AUTODISTRUTTIVA, ne è CONSEGUITO, in tempi più o meno brevi, molto probabilmente, non ci sarà più NESSUN MONDO.

E dire che, ancora oggi, molti STUDIOSI, FILOSOFI, STORICI, anche di grande qualità, NON DISTINGUONO la CIVILTA' CLASSICA greca, dalla CIVILTA' IMPERIALISTA ROMANA, e accomunano il tutto nella dicitura CIVILTA' GRECO/ROMANA, che, in natura, nella storia e nel pensiero NON ESISTE.

Forse perché è più COMODO argomentativamente, sottovalutando la portata di questo ERRORE STORICO, ritenendo, erroneamente che, trattandosi di epoche molto remote non vale neanche la pena darsi da fare troppo per ristabilire la VERITA' dei FATTI; mentre è giusto soffermarsi, piuttosto, su argomenti di maggiore attualità.

Questo è molto grave e inspiegabile, soprattutto quando deriva dal pensiero di MENTI ECCELLENTI; esse, infatti, non dovrebbero MAI distrarsi dal considerare o dimenticare che TUTTI gli AVVENIMENTI UMANI sono COLLEGATI tra di loro, e se non possiamo PRESCINDERE dall'EVOLUZIONE dell'UOMO di NEANDERTHAL, a maggior ragione, non possiamo SORVOLARE sugli accadimenti di 2000 anni fa.

Ricordo, ma così, solo per fare un esempio, che tra coloro che non diedero molto peso alla STORIA dell'ANTICHITA', concentrando l'attenzione su quello che, giustamente riteneva più interessante in quel momento storico (ma non avrebbe dovuto essere fino al punto di un ECCESSO di SUPERFICIALITA', secondo me), e cioè i cambiamenti SOCIO/ECONOMICI in atto, ci fu Carlo MARX, a mio avviso, il più grande PENSATORE, STORICO ed ECONOMISTA del XIX° Secolo.

Ebbene (anche) Carlo Marx, con riferimento all'epoca remota del Mondo Occidentale, parlò genericamente e brevemente di Società Greco/Romana, non accorgendosi, probabilmente, che, in tal modo TRADIVA la STORIA.

Quanto di questo ERRORE, apparentemente minuscolo, irrilevante rispetto all'ampiezza enciclopedica del suo pensiero, di questo BUG, per dirlo con terminologia informatica moderna, non corretto e trattato tempestivamente, con adeguate argomentazioni, entrando anche nel merito del PENSIERO MODERNO e adattandolo alla CONTINUITA' dei TEMPI, ha INFLUENZATO, in seguito, la nascita dell'IMPERO SOVIETICO, poi rovinosamente crollato, con tutto quello che ciò ha comportato?

Tra l'altro, in tal modo, alterando e inquinando irrimediabilmente lo stesso PENSIERO MARXISTA, tanto che occorreranno forse, altri 100 anni (sempre che ce li avremo) perché si possa riprendere a studiare con l'idea di individuare nuovi PERCORSI, che vadano oltre il FALLIMENTO del COMUNISMO?

"Solo Dio lo sa"